La gara per la gestione del compendio di Villa Olmo è partita. Sempre senza alcuna informazione diretta in merito. Il bando del mistero dunque va avanti.
Una scelta,
quella del silenzio, che i dirigenti comunali cui è stata affidata la pratica –
almeno per il momento – non sembrano intenzionati a cambiare.
Il 12 luglio scorso – è noto – è scaduto il termine per la presentazione delle
cosiddette “manifestazioni d’interesse”. Ma, nonostante le ripetute
sollecitazioni, da Palazzo Cernezzi non arrivano informazioni ufficiali in
merito. Non è dato sapere, ad oggi, quante fossero queste manifestazioni
d’interesse.
Dopo molte insistenze e grazie all’intervento di chi, in consiglio comunale e in giunta, si è sempre dichiarato contrario a questa scelta, nelle scorse ore è stato comunicato al Corriere di Como, che «in seguito alle verifiche di competenza, il 22 luglio è stata avviata la seconda fase della procedura che prevede l’acquisizione delle offerte tecnica ed economica». Si sa, finalmente, che la gestione di Villa Olmo quantomeno avrà un lotto di concorrenti. Quanti però non è possibile saperlo.
Qualcuno, quindi, si era fatto avanti per dirsi interessato. A questo punto gli uffici hanno inviato (presumibilmente) una mail certificata spiegando che la gara è aperta e che le offerte potranno essere presentate fino al prossimo 16 settembre. Tutto questo, «in linea con le scadenze che l’amministrazione si era prefissata».
La buona notizia, quindi, è che con qualche anno di ritardo sulla tabella di marcia, Villa Olmo potrà forse avere nel 2020 un gestore in grado di rilanciarne ruolo e funzioni.