All’indomani
del botta e risposta in consiglio comunale su Piazza Roma tra il capogruppo di
Forza Italia, Enrico Cenetiempo e l’assessore ai Lavori Pubblici Vincenzo Bella
si apre un altro caso all’interno della maggioranza di centrodestra.
Il tema, caldissimo sin dalla rivoluzione firmata dalla giunta Lucini, torna
prepotentemente sotto i riflettori. L’assessore ha, infatti, spiegato che per
il momento nulla cambierà per la piazza cittadina inserita nella Zona a
Traffico Limitato. Nessun parcheggio extra dunque nonostante gli annunci
durante la campagna elettorale.
«È vero, nel programma elettorale del centrodestra c’era la riapertura alle auto di piazza Roma, ma nelle situazioni concrete è importante tenere conto di tutte le questioni e trovare soluzioni migliori valutando pro e contro». Ha detto l’assessore al Commercio di Como, Marco Butti che spiega come il problema non sia stato ancora affrontato in giunta ma dice di comprendere le sollecitazioni di chi vorrebbe riaprire piazza Roma alle auto.
C’è da
chiedersi, però, chi voglia davvero tornare indietro oltre a Forza Italia. Il
capogruppo della Lega a Palazzo Cernezzi, Giampiero Ajani, ammette che «un po’
di posti auto in piazza Roma avrebbero fatto comodo, quantomeno per chi vuole
andare in centro».
Meno entusiasta di un ritorno al passato è Franco Brenna, capogruppo della Lista
civica Landriscina. «Non abbiamo ancora avuto alcuna discussione su questo
argomento – dice – ma è un bene che se ne discuta, l’obiettivo di rivalorizzare
questo pezzo di città così importante è prioritario». Brenna però sottolinea di
«vedere la futura piazza Roma più come un salotto che come un parcheggio».
Sulla questione interviene pure Lorenzo Spallino, assessore all’Urbanistica della giunta Lucini. «Dico subito a chi sostiene il contrario che il nostro progetto ha funzionato. Non era infatti possibile avere parcheggi così in pressione sul centro. Il punto è un altro: piazza Roma è incompleta». «Il transito dei pullman turistici – spiega – avrebbe dovuto essere provvisorio. Inoltre era previsto l’inserimento dei giochi, delle bocce e l’installazione di una fontana. Noi avevamo immaginato una piazza ludica, con funzioni di svago. Il progetto è rimasto a metà. Si può e si deve completare. Altro che tornare indietro – conclude Spallino – bisogna piuttosto andare avanti».