Via libera alla nuova struttura di accoglienza permanente a Como per le persone senza fissa dimora. Ieri sera il consiglio comunale ha approvato la mozione trasversale proposta dal consigliere comunale Patrizia Maesani, del gruppo misto, Patrizia Lissi (Pd) e Barbara Minghetti (Svolta Civica). Favorevoli 14 consiglieri su 26 presenti: Pd, Svolta Civica, Forza Italia, Fratelli d’Italia, M5S e due consiglieri del gruppo misto, Patrizia Maesani e Ada Mantovani. Sul voto che chiede l’istituzione di un nuovo dormitorio in città, come era prevedibile, la maggioranza di Palazzo Cernezzi si è spaccata. Contrari il partito della Lega e la Lista Rapinese, mentre si sono astenuti dalla votazione il sindaco Mario Landriscina, come da prassi sulle mozioni, e i consiglieri della lista civica Insieme. Nella seduta di ieri sera sono stati inoltre approvati dai firmatari della mozione due emendamenti, rispettivamente presentati da Fratelli d’Italia e dal consigliere del gruppo misto Ada Mantovani. Il partito guidato da Giorgia Meloni ha sostanzialmente modificato il primo documento che era caduto nei giorni scorsi per il veto del consigliere Bruno Magatti di Civitas. “Abbiamo presentato un emendamento per mettere delle regole che devono essere inserite categoricamente nella mozione”, ha spiegato in aula Matteo Ferretti, capogruppo di FdI. Tra le condizioni si richiede l’ingresso alla struttura soltanto tramite documento d’identità valido, il divieto di introdurre bevande alcoliche e sostanze stupefacenti e fissare un orario d’ingresso nella struttura.
L’emendamento presentato invece da Mantovani chiede che la struttura da individuare non sia ricercata soltanto negli immobili comunali. “La ricerca della struttura destinata ad accogliere persone senza fissa dimora venga estesa anche a soggetti terzi coinvolti dall’ente, al fine di aprire le opportunità per arrivare al fine principale della mozione”, spiega Mantovani.
Ora occorrerà vedere come il Comune recepirà l’indirizzo del consiglio comunale.