Il comune di Como non ha fatto la ricognizione delle case popolari prevista dalla nuova legge regionale. A settembre quando si riapriranno i bandi per l’assegnazione delle abitazioni i comaschi non potranno accedervi. La denuncia – molto circostanziata – è dell’ex assessore ai servizi Sociali e attuale consigliere d’opposizione di Civitas, Bruno Magatti. “Questa ricognizione – dice – a Como e nei paesi dell’ambito di cui la città è capofila non è stata comunicata ad Aler perché semplicemente non è stata fatta”.Sull’apposita piattaforma informatica attraverso la quale i cittadini devono immettere i propri dati per accedere alle graduatorie “Como non c’è – spiega ancora Magatti. Ho verificato i fatti in più sedi e ne ho avuta conferma pure nella risposta a un “accesso agli atti” depositato il 17 giugno scorso al settore politiche sociali. Oltre che – aggiunge il consigliere- da un colloquio con un funzionario dell’Aler: nessun atto è stato prodotto da Palazzo Cernezzi”. La conclusione di Magatti è molto dura a livello politico “L’amministrazione a trazione leghista non dà alcuna risposta a chi aspetta da anni” – attacca – “I cittadini comaschi con problemi abitativi devono sapere che la declamata attenzione della Lega ai loro problemi è stata solo propaganda”.