Settimana calda per la politica comasca. Questa sera torna sui banchi del consiglio comunale a Como la mozione del consigliere del gruppo misto Patrizia Maesani, prima firmataria del documento, che chiede l’istituzione di un nuovo dormitorio permanente per le persone senza fissa dimora. Il documento dopo aver ricevuto l’appoggio da parte delle opposizioni (esclusa la Lista Rapinese) e parte di Forza Italia, rischia, però, di non avere i numeri necessari per l’approvazione in consiglio comunale. L’ipotesi di individuare e destinare un immobile comunale ai senzatetto divide non soltanto la maggioranza ma anche le minoranze. Infatti la questione potrebbe diventare il nuovo tormentone politico dell’estate, perché se da una parte la mozione venisse votata prima della pausa di agosto metterebbe nuovamente in luce una maggioranza traballante, mentre se dovesse, come di fatto sembra più probabile, rinviare tutto a settembre, farebbe alzare i toni per il ritardo nel decidere su un tema così importante per la città. L’emendamento di Fratelli d’Italia che chiede regole precise sugli accessi alla nuova struttura non potrà essere infatti discusso per il veto del consigliere di Civitas (ed ex assessore ai Servizi sociali) Bruno Magatti, tra i cofirmatari del documento.
Rischia così di saltare l’accordo tra le opposizioni, Forza Italia e Fratelli d’Italia sul testo che vorrebbe imporre alla giunta di individuare in tempi brevi la sede per un secondo dormitorio fisso per i senzatetto.