Campione d’Italia fuori dall’Autorità di bacino del Ceresio. La decisione è stata presa dal commissario prefettizio Giorgio Zanzi per gestire in futuro, in modo autonomo e diretto, i fondi ricavati dal demanio lacuale. Sin dalla fondazione, nel 2005, l’Autorità di bacino del Ceresio (che comprende anche i laghi del Piano e di Ghirla) ha sempre avuto sede nell’enclave. Zanzi ha deciso di uscire dall’Autorità a partire dal 2020. “Sono molto dispiaciuto e farò di tutto affinché Campione cambi idea – dice Massimo Mastromarino, sindaco di Lavena Ponte Tresa e presidente dell’Autorità – l’enclave è strategica per le nostre politiche di sviluppo. Credo che alla base della scelta del commissario vi sia un equivoco: i fondi ricavati dal demanio sono vincolati, non possono essere utilizzati per coprire debiti. E poi mi chiedo: con quale personale gestiranno una partita così complessa?”.