Il commissario prefettizio di Campione d’Italia ha deciso: saranno soltanto 17 – quattro dei quali a tempo parziale – i dipendenti che rimarranno nella pianta organica del municipio.
Sul sito istituzionale è stata pubblicata la delibera (la numero 43) con cui si «ridetermina» la composizione degli uffici, sulla base anche di una serie di rilievi inviati dal Viminale nel novembre del 2008.
L’enclave avrà 15 unità di personale a tempo pieno. Nella realtà, i dipendenti saranno 17: quattro appunto part time e tredici full time. Degli attuali 85 dipendenti, 68 saranno licenziati. Tra loro, tutti i 26 addetti ai controlli del Casinò (il cui servizio è stato soppresso) e l’intero corpo di polizia locale.
La delibera del commissario prefettizio Giorgio Zanzi è stata inviata al ministero dell’Interno per il completamento della necessaria istruttoria ma è già immediatamente eseguibile. Non a caso proprio oggi i sindacati hanno scritto allo stesso Zanzi e al prefetto per chiedere che l’incontro previsto dalla legge per decidere i criteri e le modalità degli esuberi si faccia a Como, al palazzo di governo. «I lavoratori sono tuttora in stato di agitazione – dice Vincenzo Falanga, segretario generale della Uil Funzione pubblica di Como – e la complessità della materia obbliga tutti a una particolare attenzione». Peraltro, poiché sulla vicenda pende un ricorso al Tar che sarà discusso soltanto a metà novembre, il sindacato ha chiesto che «a garanzia della formalità della riunione» sia predisposta la stesura di «appositi verbali per ogni specifica seduta».
Questo significa che ogni obiezione verrà messa per iscritto. «Sarà la trattativa più difficile della storia dell’enclave – ammette Falanga – basti pensare al fatto che nella nuova pianta organica non sono previsti funzionari direttivi. Come si pensa di gestire la complessità dei processi amministrativi o la questione doganale con i numeri indicati dalla delibera?», conclude il segretario della Uil di Como.