Gli agenti della polizia locale di Como potranno utilizzare il taser. Ieri sera, il consiglio comunale ha approvato una mozione che autorizza una sperimentazione della pistola elettrica, come previsto dal Decreto Sicurezza voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. Contrarie le opposizioni di Palazzo Cernezzi, che hanno lasciato l’aula al momento del voto, ad eccezione di Alessandro Rapinese, che ha nuovamente sostenuto la maggioranza. Un voto destinato dunque ad alimentare la polemica politica.
La mozione per introdurre le pistole elettriche tra gli strumenti in dotazione ai vigili è stata presentata dal consigliere di Fratelli d’Italia Sergio De Santis. Il documento è stato approvato con i voti favorevoli, oltre che dei consiglieri del partito di Giorgia Meloni, di quelli di Lega, lista Landriscina e Forza Italia, quindi della maggioranza, ma anche della lista di Alessandro Rapinese. Contrari gli altri esponenti dell’opposizione, che hanno lasciato l’aula.
“Sono molto soddisfatto – dice De Santis – Ancora una volta, sui temi cari ai cittadini come la sicurezza e il decoro, il consiglio comunale sa ottenere risultati importanti. Un plauso lo rivolgo a Rapinese perché, lungi dall’essere diventato contiguo al centrodestra, ha dimostrato di saper discernere quelle idee e quelle proposte che possono migliorare la sicurezza dei nostri concittadini”.
Dopo l’approvazione del Decreto Sicurezza, molte città hanno votato comunque contro la sperimentazione del taser. “Como sarà tra le prime città nelle quali i vigili potranno utilizzare lo strumento per rispondere alle aggressioni di persone pericolose, che in teoria potrebbero prevedere la risposta con l’arma da fuoco in dotazione, potenzialmente molto più letale – dice ancora De Santis – Non ho nessun timore di abusi perché gli agenti, adeguatamente formati, dovranno sempre muoversi all’interno del perimetro normativo”. “La sperimentazione – aggiunge Elena Negretti, assessore alla Sicurezza – avverrà nell’ambito delle linee guida del ministero, nel pieno rispetto delle normative. Si tratterà di un periodo di prova e lo strumento sarà dato solo ad alcuni agenti”.
“Meglio il taser che la pistola – dice Alessandro Rapinese – Mi stupisco che la sinistra preferisca invece la pistola, non sono io lo sceriffo ma loro”.