Mango e avocado made in Italy, ma anche banane e specialità meno conosciute come lo zapote nero, una specie cachi al gusto di cioccolato, fino alla sapodilla, un frutto dal sapore dolce che per molti aspetti ricorda quello della pera. Con i cambiamenti climatici è boom di piante esotiche anche sul lago di Como. E’ quanto emerge dal primo studio Coldiretti “I tropicali italiani” presentato in occasione dell’apertura del Villaggio contadino della Coldiretti a Milano al Castello Sforzesco. Sul lago di Como crescono alcune specialità tipicamente sudamericane o asiatiche, come lo “zucchero degli aztechi”, lo spinacio rampicante di Malabar o il basilico sacro indiano.
“Il fenomeno della coltivazione di piante esotiche italiane è spinto dall’impegno di tanti giovani agricoltori” spiega Fortunato Trezzi, presidente Coldiretti Como Lecco. “E’ un esempio della capacità di innovazione delle imprese agricole italiane nel settore ortofrutticolo che troppo spesso viene però ostacolata da un ritardo organizzativo, infrastrutturale e diplomatico che ha impedito all’Italia di agganciare la ripresa della domanda all’estero, con un crollo nell’ortofrutta fresca esportata nel 2018 dell’11% in quantità e del 7% in valore, rispetto all’anno precedente”.
Da qui l’esigenza – conclude la Coldiretti lariana – di “garantire trasporti efficienti sulla linea ferroviaria e snodi aeroportuali per le merci che ci permettano di portare i nostri prodotti rapidamente da nord a sud del Paese e poi in ogni angolo d’Europa e del mondo”. Inoltre per tutto il week end i visitatori dei banchi del maximercato degli agricoltori al Castello Sforzesco di Milano hanno avuto la possibilità di fare una donazione libera grazie alla quale acquistare prodotti a favore dei più bisognosi. Frutta, verdura, formaggi, salumi e ogni tipo di genere alimentare made in Italy, di qualità e a km zero tra quelli proposti dagli agricoltori di Campagna Amica. La spesa raccolta è stata consegnata alla Caritas che si occupa della distribuzione alle famiglie in difficoltà.