Una serie ininterrotta di messaggio e telefonate tra una lei e il suo amante finiscono in Tribunale a Como. Sul banco degli imputati una donna di 40 anni, che in nove mesi ha inviato quasi duemila messaggi all’uomo, classe 1967, suo ex datore di lavoro, che ha risposto contraccambiando con altri 674 messaggi e ha comunque accusato la ex di molestie.
La vicenda è finita in Aula in Tribunale e la battaglia giudiziaria si è trascinata per quattro anni. La donna, difesa dagli avvocati Marcello Iantorno e Silvia Gimpà, al termine di questo infinito braccio di ferro è stata assolta dall’accusa di molestie.
La storia tra i due ormai ex amanti si sarebbe interrotta quando la moglie dell’uomo ha scoperta la tresca, spingendo il marito non solo a interrompere la relazione ma anche il rapporto di lavoro con la donna, sua dipendente.
I legali della donna hanno evidenziato come, “i pur abbondanti 1900 messaggi o telefonate erano per lo più motivati dal mancato pagamento degli arretrati da parte dell’uomo nonché datore di lavoro che aveva immediatamente smesso di pagare i circa 6mila euro di arretrati alla ex dipendente”. “La donna per 4 anni ha dovuto subire un ingiusto processo e dopo l’assoluzione ha finalmente viste riconosciute le sue ragioni”.