Il voto del rendiconto 2018 spacca nuovamente la maggioranza che guida il Comune di Como. Ieri sera, in consiglio comunale, al momento del voto del bilancio gli esponenti di Forza Italia e l’ex capogruppo di Fratelli d’Italia Patrizia Maesani, ora passata nel gruppo misto, hanno abbandonato l’aula. E’ rimasta al suo posto solo Anna Veronelli, presidente del consiglio comunale, che si è però astenuta. Il provvedimento è stato approvato con soli 13 voti a favore ed è stata bocciata l’immediata eseguibilità della delibera, con l’impossibilità per altre due settimane di usare l’avanzo di amministrazione.
“Mi sembra che la crisi politica sia sempre più vicina – attacca il capogruppo di Forza Italia Enrico Cenetiempo – Così non funziona più. Rispetto al programma elettorale l’unico risultato è quello sulla Ticosa. Con questo centrodestra non funziona, questa è una coalizione in cui non si discute. Lega e Fratelli d’Italia dimostrino di poter fare ciò che vogliono senza i nostri voti, non faremo la stampella per ogni delibera”.
“Sul bilancio consuntivo abbiamo un avanzo di bilancio di 34 milioni e il preventivo è stato approvato in ritardo – dice Patrizia Maesani – La mala organizzazione è ancora una volta vincente e siamo davanti a un’amministrazione che non ascolta”.
Stefano Fanetti, Partito Democratico, chiede le dimissioni del sindaco: “E’ evidente che la maggioranza non esiste più, il sindaco ne tragga le conseguenze – dice – Prima si dimette prima termina questa agonia del governo della città e questa farsa vergognosa”.
“Li definirei “leoni di pezza” – dice Alessandro Rapinese- continuano a ruggire ma abbiamo capito che sono soltanto chiacchiere. Sulle sedie di Forza Italia c’è la colla, arriveranno a fine mandato, sono disposto a scommettere”.
All’attacco anche Svolta Civica. “E’ un’amministrazione in totale impasse – dice Maurizio Traglio”. “L’affanno dell’amministrazione è ben descritto dalla fase attuale”, aggiunge Vittorio Nessi.