E’ stata una serata piuttosto agitata quella di ieri al pronto soccorso del Valduce di Como, dove sono volati pugni, spintoni e minacce. Un anziano è stato accompagnato al reparto di emergenza-urgenza di via Dante Alighieri da un nutrito gruppo di familiari. «Erano una dozzina – spiega il primario di Neurologia del Valduce, Mario Guidotti – Hanno chiesto al personale che l’uomo venisse sottoposto a esami specifici. Quando il medico e gli infermieri hanno risposto ai familiari che avrebbero preso in carico l’anziano e deciso di conseguenza quali esami effettuare, uno di loro ha iniziato ad aggredirli fisicamente e verbalmente». L’uomo avrebbe sferrato un pugno al medico, minacciandolo di morte, e avrebbe alzato le mani anche agli infermieri. Il personale del Pronto soccorso ha così allertato la polizia, ma quando gli agenti sono giunti sul posto, gli animi si erano ormai calmati. Medico e infermieri hanno sporto denuncia nei confronti dell’uomo. L’episodio riporta alla luce il problema delle aggressioni al Pronto soccorso. «Il reparto di emergenza-urgenza dovrebbe essere un luogo “sacro” dove poter operare in tutta tranquillità, senza doversi guardare alle spalle – dice Guidotti – Dovrebbe essere militarizzato così come si è fatto con altri luoghi sensibili della città».
Purtroppo quando si lavora nel pubblico impiego e avere a che fare con tante persone oggi devi avere paura perché non ce più rispetto per le persone che lavorano è che fanno IL loro lavoro con tutto quello che succede nella sanità ci sono persone che non si fidano più specialmente quando portano i propri cari a pronto soccorso