“Gli edifici scolastici del Comune di Como necessitano ancora di importanti investimenti? Certamente sì. Si comincia a far qualcosa solo ora? Certamente no. Anzi è una totale falsità”. Nell’acceso dibattito che riguarda le scuole comasche, partito dalle condizioni dell’edificio di via Perti, prende la parola l’ex sindaco Mario Lucini che vuole replicare alle affermazioni circolate negli ultimi giorni e affida il suo sfogo a Facebook.
Pur non avendo puntato esplicitamente il dito contro nessuno più volte nell’ultimo periodo è stato ribadito dall’attuale giunta che gli edifici pagano quasi 30 anni di ritardi. Dichiarazioni a cui l’ex primo cittadino vuole rispondere perché, scrive “credo che a nessuno faccia piacere passare per fesso e/o menefreghista soprattutto se ritiene di non meritarselo”.
“Che il patrimonio edilizio scolastico avesse bisogno di ingenti interventi ci era ben presente sin dall’inizio della nostra esperienza amministrativa, nel 2012 – ha scritto Lucini sui social – Tanto che, da subito, ci siamo impegnati a fondo per rimediare a questa condizione. Tra il 2013 e il 2016 abbiamo investito ben 5.100.000 euro, effettuando interventi di manutenzione straordinaria su quasi tutti gli edifici scolastici comunali”.
Quindi Lucini elenca e spiega come siano state utilizzate le risorse: per interventi di manutenzione urgenti; per adeguare gli impianti; per risolvere problemi di sicurezza e per effettuare la ricognizione necessaria ad iniziare la progettazione degli adeguamenti antincendio. Questi solo alcuni degli esempi citati.
“Inoltre, nel 2017, – dice ancora l’ex sindaco – abbiamo lasciato ai nostri successori un bilancio di previsione già approvato e con disponibilità finanziarie per le scuole ben diverse da quelle che avevamo trovato nel 2012, oltre a progetti di intervento già pronti, come via Giussani. Tutto questo – spiega – nonostante le pesanti limitazioni agli investimenti imposte dal Patto di Stabilità e le difficoltà sui dirigenti tecnici subentrate nel 2016”.
Quindi la conclusione di Mario Lucini: “Se la nuova Amministrazione, senza più il “blocco” imposto dal Patto di stabilità e con la piena dotazione di dirigenti tecnici, riuscirà a mettere in campo progetti e risorse finanziarie in grado di imprimere una significativa accelerazione a questo percorso, sarò il primo – chiude – ad essere felice, come ex sindaco e come cittadino comasco e anche come nonno”.