Salgono a due gli arresti per una truffa legata alla compravendita di automobili, smascherata dai carabinieri della compagnia di Cantù. In sei mesi, gli indagati avrebbero fatto fallire una società di vendita di auto usate con sede nella Città del Mobile, in via Fossano, dopo aver incassato circa 300mila euro tra acconti e pagamenti di veicoli inesistenti oppure di singole auto vendute a più proprietari. Già nell’aprile scorso, i militari dell’Arma avevano arrestato un 31enne di Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, accusato di bancarotta fraudolenta e truffa. Il secondo destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare è un 23enne bergamasco che si era reso irreperibile e si è costituito nei giorni scorsi al carcere di Bergamo. Deve rispondere delle stesse accuse.
Tra giugno e dicembre dello scorso anno, tramite la Top Cars Motors 2 Srl, i due imputati avrebbero truffato almeno 25 acquirenti, con profitti illeciti quantificati in almeno 300mila euro. L’indagine, eseguita dai carabinieri di Cantù è coordinata dal sostituto procuratore Mariano Fadda ed è partita dalla denuncia delle vittime che – su appositi siti Internet di settore per auto usate – trovavano vantaggiosi affari riferibili alla società canturina, contattavano l’indagato che mostrava sempre le stesse vetture, incassava i soldi e poi non consegnava le macchine.