Partivano da Milano nel pomeriggio, attraversavano la dogana e raggiungevano la vicina Svizzera – prima del buio – per effettuare furti nelle abitazioni. Si è conclusa nei giorni scorsi oltreconfine l’inchiesta “Aquila” relativa a una banda di scassinatori albanesi in azione tra febbraio e settembre nella vicina Confederazione. Complessivamente gli inquirenti hanno ricostruito una quarantina di furti, per 180mila franchi di refurtiva (circa 150mila euro) e 45mila franchi di danni. Particolarmente colpite le Tre Valli in Canton Ticino, ma non sono mancati colpi nel Mendrisiotto e nel Luganese. L’indagine ha permesso di identificare diversi autori di furti. Quattro sono stati arrestati a Balerna dalla Polizia Cantonale e dalle Guardie di Confine, mentre rientravano in Italia. Un quinto presunto autore è stato arrestato in Italia, a seguito dell’emissione di un mandato di cattura internazionale, e sarà estradato. Altri cinque albanesi sono stati identificati quali autori materiali e nei loro confronti è stata chiesta l’emissione di mandati di cattura.