Spacciare un vino assolutamente comune, acquistato al supermercato per una manciata di euro, per pregiate bottiglie da 70 euro l’una.
In una parola, truffa: è l’accusa a carico di un napoletano 52enne, residente a Como che nelle scorse ore ha tentato di raggirare un ristoratore di Torino.
L’esercente ha fiutato la fregatura e ha contattato le forze dell’ordine: all’appuntamento, i militari hanno fatto scattare le manette ai polsi del napoletano.
Il tentativo di truffa è iniziato con la telefonata di una donna. “Vorrei prenotare un tavolo – ha detto la presunta cliente – e bere del vino speciale. Potete ritirare sei bottiglie da 420 euro dal mio fornitore di fiducia? Se avete carta e penna lascio i miei riferimenti. Poi sistemiamo tutto a fine cena”.
Il ristoratore, intuendo la truffa, ha organizzato con i carabinieri l’incontro col presunto fornitore, finito poi in manette. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine per un episodio simile. Gli inquirenti sono ora sulle tracce della complice.
Se la truffa fosse andata a buon fine, il ristoratore avrebbe pagato 420 euro – 70 a pezzo – per bottiglie da supermercato da 15 euro l’una.