Lo stadio Sinigaglia è già pronto per la serie C. La capienza non potrà superare i 5mila spettatori, come già in questa stagione, ma non serviranno interventi particolari per permettere al Como di disputare il nuovo campionato, quello che segnerà il ritorno tra i professionisti e l’esordio della nuova proprietà.
Almeno a livello di impatto esteriore, il Sinigaglia mostra i segni del tempo e la mancanza di interventi di manutenzione. Dai muri scrostati alle persiane danneggiate, dalle parti arrugginite agli intonaci rovinati, l’immagine è quella di un impianto che potrebbe essere migliorato. Senza contare i problemi più seri, a partire dalle palestre sotto lo stadio, inagibili da tempo.
Nonostante questo però, l’impianto sportivo è a norma per permettere alla società di disputare il campionato di serie C. La conferma arriva dall’assessore allo Sport Marco Galli, il giorno dopo la presentazione ufficiale, a Palazzo Cernezzi, della nuova proprietà del Como 1907. “I lavori – spiega – già lo scorso anno erano stati fatti nell’ottica di una promozione e del rispetto dei parametri per avere l’agibilità per la serie C. Resterà il vincolo legato alla capienza massima di 5mila spettatori, ma non sono necessari lavori particolari. Speriamo naturalmente che si dovrà poi fare un altro ragionamento nelle prossime stagioni per l’eventuale passaggio in serie B”.
In tema di affitto e concessione invece, l’assessore al Patrimonio Francesco Pettignano conferma che il Comune è pronto a firmare l’accordo con la nuova proprietà per l’utilizzo del Sinigaglia fino al 2020, come era già stato definito con i patron uscenti. “La nuova società potrebbe chiedere una proroga di due anni”, aggiunge l’esponente della giunta di Palazzo Cernezzi, che al momento però non lascia spazio ad ipotesi di un contratto più a lungo termine, che dovrebbe essere il primo passo per eventuali, investimenti importanti del club sullo stadio.