Dopo un lungo periodo di siccità i violenti temporali e gli acquazzoni di oggi e dei giorni scorsi, hanno causato danni ingenti all’agricoltura. A dirlo è Coldiretti di Como e Lecco. Non sono state risparmiate né le serre né i campi e alcune colture sono seriamente compromesse. Il bilancio è in aggiornamento. In alcune zone i chicchi hanno triturato il fieno destinato all’alimentazione del bestiame.
“L’erbaio è distrutto, dovevo raccogliere il mese prossimo e il fieno è inservibile” commenta Martina Vicini, allevatrice di Cagno.
E anche dove la grandinata è stata meno intensa si teme per la raccolta. Le situazioni peggiori sono state registrate a Solbiate Comasco, Valmorea, nell’erbese e nel canturino, nel Medio e Alto Lago e nel Lecchese, da Menaggio a Oggiono.
“E’ stato un disastro” ha aggiunto Ettore Toso, di Rodero. “Quest’anno, la produzione di frutta del mio meleto sarà irrimediabilmente compromessa: anche tutti gli altri alberi da frutto sono rovinati: avevamo avuto una fioritura anticipata – dice ancora – ma straordinariamente promettente. Tutto cancellato in dieci minuti”.
“Il cambiamento climatico è accompagnato anche nelle province lariane da una evidente tendenza alla tropicalizzazione – spiega Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como e Lecco – che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi”. “L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici – aggiunge – ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio” ha concluso.
Temporali
e grandine: strade imbiancate
Pesanti conseguenze sull’agricoltura