“Non intendiamo sopportare oltre insinuazioni diffamanti che stanno sconvolgendo nuovamente la nostra vita e la nostra salute”. Pietro e Giuseppe Castagna sono pronti nuovamente a ricorrere alle vie legali dopo l’ennesimo tentativo di far riaprire l’inchiesta sulla strage di Erba dell’11 dicembre 2006. L’ultimo in ordine di tempo a rientrare in scena è stato, nei giorni scorsi, Azouz Marzouk, marito di Raffella Castagna e papà di Youssef, due delle vittime della mattanza. Il tunisino ha messo in dubbio le responsabilità dei colpevoli, Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati in via definitiva al carcere a vita per l’omicidio, oltre che di Raffaelle e del figlioletto, di Paola Galli e Valeria Cherubini e del ferimento di Mario Frigerio.
“Pietro e Giuseppe Castagna sono sconcertati dalle ripetute dichiarazioni del signor Azouz Marzouk – dice il legale della famiglia, Massimo Campa – e mi hanno chiesto di comunicare l’incarico conferitomi di difendere la loro reputazione e la loro dignità in ogni sede, così come si è fatto e si farà”.
Tramite il suo legale, Azouz Marzouk, che vive in Tunisia e ha il divieto di rientrare in Italia per precedenti condanne, ha presentato alla Procura generale di Milano un’istanza per sollecitare la ricerca di nuove prove che portino a una revisione del processo. Una linea già seguita anche dalla difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi.
“Non si dovrebbe infierire sui familiari colpiti, vittime superstiti – sottolinea l’avvocato Campa a nome di Pietro e Beppe – Ancor più da parte di chi, come Azouz Marzouk, dovrebbe condividere un dolore immenso e non cercare un’effimera ribalta”.
Della Strage di Erba intanto tornerà ad occuparsi nuovamente anche la trasmissione di Italia Uno Le Iene, che domani proporrà un’intervista a Rosa Bazzi che segue quella del marito, Olindo Romano.