Seconda richiesta di fallimento per il casinò di Campione. Dopo la decisione della Corte d’Appello civile di Milano, che ha annullato la sentenza del luglio scorso, la Procura di Como ha presentato una nuova istanza, firmata dal pubblico ministero Pasquale Addesso e dal procuratore Nicola Piacente. Lo stato passivo della casa da gioco intanto è più che raddoppiato, toccando quota 175 milioni di euro.
Il prossimo 13 maggio in tribunale a Como è fissata l’udienza per la discussione dell’istanza. Un nuovo capitolo di una vicenda complessa, iniziata il 27 luglio scorso con la sentenza di fallimento del casinò. Nei giorni scorso, la Corte d’Appello civile di Milano ha annullato la sentenza, di fatto per un errore di forma del Tribunale di Como, che non aveva ascoltato la società di gestione della casa da gioco sulla proposta di concordato per uscire dalla crisi.
In attesa di una eventuale impugnazione dei curatori di fronte alla Cassazione, la Procura di Como ha deciso di reiterare l’istanza già formulata la scorsa estate per chiedere nuovamente il fallimento della casa da gioco. Nella nuova richiesta si fa riferimento allo stato di insolvenza della casa da gioco, che è ulteriormente lievitato. Il documento parla di «debiti scaduti liquidi ed esigibili pari a complessivi 175.884.000 euro».
«Alla data odierna è configurabile un grave stato di insolvenza» definito «ben più consistente» della situazione debitoria calcolata alla data di presentazione della prima istanza di fallimento, sancisce la procura. «La possibile riapertura della casa da gioco – scrivono ancora il procuratore capo di Como, Nicola Piacente, e il pubblico ministero Pasquale Addesso – non appare un’ipotesi percorribile» anche perché «l’attività di esercizio del gioco d’azzardo è allo stato cessata».
La nuova istanza sarà discussa come detto a maggio. I curatori fallimentari avranno invece tempo fino alla metà di aprile per decidere se presentare ricorso in Cassazione contro la sentenza di annullamento del fallimento. Lo stato passivo intanto potrebbe ulteriormente aumentare.