“Saranno mesi molto impegnativi. Il traffico di Cantù è già soffocante, la chiusura della Novedratese ci metterà in seria difficoltà”.
SINDACI PREOCCUPATI
Alice Galbiati, vicesindaco di Cantù, è seriamente preoccupata. La Brianza comasca verrà tagliata in due, con la chiusura della Novedratese a causa di un ponte danneggiato da un camion.
Una provinciale percorsa ogni giorno da migliaia di auto e mezzi pesanti, una sorta di tangenziale che unisce la superstrada 36 Milano-Lecco con la 35 Milano-Meda, che collega la Brianza con la Bassa Comasca.
“Ho già sentito l’ingegner Tarantola della Provincia – spiega Galbiati – dobbiamo cercare di velocizzare e snellire il semaforo del ponte di Asnago, altrimenti la coda arriverà a Cermenate. Saranno mesi di passione, immagino il disagio di chi dovrà sorbirsi ogni giorno lunghe code. Automobilisti o residenti. Questa emergenza – continua il vicesindaco di Cantù – è l’ennesima riprova della necessità della Canturina Bis, che sgraverebbe il centro abitato dal traffico di attraversamento”.
“Spero che la lezione ci serva, e che tutti insieme – Comuni coinvolti e Provincia – si possa metter mano seriamente alla riqualificazione di un asse viario strategico per il territorio – aggiunge il sindaco di Novedrate Serafino Grassi – Non è possibile che una zona del Comasco dove si sono insediate aziende rinomate a livello mondiale debba soffrire per una carenza infrastrutturale simile”
LA VOCE DEGLI AUTOTRASPORTATORI
“La chiusura della Novedratese è un grosso problema per l’economia del territorio comasco”.
Ne è convinto Giorgio Colato, rappresentante dei camionisti per conto della Federazione Autotrasportatori Italiani.
“Paradossalmente – spiega Colato – per la nostra categoria la chiusura di un collegamento si traduce in un aumento dei chilometri e quindi in un maggior guadagno per il trasportatore. Ma il problema, ripeto, è dell’economia locale: aziende che devono spedire la merce in tempi rapidi e certi, o che devono ricevere prodotti, e che saranno in difficoltà”.
Di recente, in almeno tre punti della provincia un mezzo pesante ha danneggiato un ponte. E’ successo a Lurate Caccivio, a Carimate, e succede spesso sul ponte dei Lavatoi a Como, dove periodicamente qualche autista cerca di forzare i new jersey di cemento che impediscono l’accesso ai mezzi pesanti. “Non so se il problema sia la cartellonistica, il navigatore o la nazionalità dell’autista – dice Colato – ma ovviamente non si possono forzare i blocchi: si sorveglino i ponti con telecamere di sicurezza. Detto questo – conclude il rappresentante degli autotrasportatori – ho la sensazione che i blocchi di cemento al Ponte dei Lavatoi, siano pericolosi. E comunque, nella zona dove oggi passano i camion, istituirei un mini-girone, un senso unico, per evitare che i mezzi pesanti si incrocino”.