Simona Rossotti ha lasciato il Comune di Como.
Nel pomeriggio da Palazzo Cernezzi è arrivata conferma delle dimissioni. “Il sindaco e tutti gli assessori – si legge nella nota stampa – ringraziano Simona Rossotti per l’attività assicurata in questi anni augurandole ogni futura soddisfazione professionale. Nell’attesa di individuare una nuova componente della giunta, il sindaco assume in proprio le deleghe vacanti”.
Mario Landriscina diventa quindi anche assessore – pro tempore – a Cultura, Turismo, Grandi Eventi e Marketing Territoriale. Una situazione transitoria, in attesa che venga definito il rimpasto di giunta.
Rimpasto che passa inevitabilmente da Forza Italia. Gli azzurri lo scorso novembre, in polemica con il sindaco, hanno deciso di ritirare gli assessori dalla giunta. Amelia Locatelli si è dimessa, Francesco Pettignano è invece rientrato in giunta passando a Fratelli d’Italia. Una mossa, questa, che ha causato uno strappo molto profondo nella maggioranza, tra il sindaco e Forza Italia.
Il sindaco si è detto pronto a discutere per riaccogliere Forza Italia in giunta – con qualche condizione, ma gli azzurri sembrano molto più scettici sul punto.
Nei giorni scorsi un primo incontro tra i vertici forzisti e il sindaco non è servito – o non è bastato – a convincere Forza Italia a rientrare in giunta.
Per il posto della dimissionaria Simona Rossotti era stato fatto il nome di Roberta Di Febo, presidente dell’accademia Giuditta Pasta. Figura dal profilo adatto al ruolo, ma al momento – pare – non contattata ufficialmente da Forza Italia.
Se si immagina una figura femminile di riferimento per Forza Italia a Como, il pensiero va automaticamente al presidente del consiglio comunale Anna Veronelli, che sulla carta – per consensi e per curriculum politico – sarebbe già dovuta diventare assessore e vicesindaco nel 2017, all’elezione di Landriscina.
Così, però, non è stato. E non è così scontato che Veronelli lasci la presidenza del consiglio per spostarsi in giunta.
Così come non è scontato, assolutamente, che Forza Italia torni in giunta.