Crescono gli occupati in provincia di Como, ma aumenta la disoccupazione giovanile. Lo dimostrano i dati Istat relativi all’anno 2018 e diffusi dalla Uil del Lario. Lo scorso anno gli occupati a Como sono stati 262.015 e sono aumentati di 7.028 unità rispetto al 2017: il tasso di occupazione è al 66,73%, in crescita dell’1,94%. L’incremento maggiore si è avuto tra le donne, con +3.616 lavoratrici, mentre l’occupazione maschile ha registrato un aumento di 3.412 unità. Agricoltura, silvicoltura, pesca, industria, costruzioni, commercio, alberghi e ristorazione sono i settori produttivi che in provincia nel 2018 hanno fatto registrare un incremento occupazionale rispetto all’anno precedente. Mentre, nelle altre attività dei servizi si è manifestato un netto calo. I disoccupati a Como nel 2018 sono stati 20.649 e sono diminuiti di 2.866 unità. Calano sia il tasso di disoccupazione femminile, che si attesta all’8,24%, sia quello maschile, che si ferma al 6,59%. Diminuiscono anche gli inattivi a Como: nel 2018 sono 5.087 in meno rispetto all’anno precedente. Unico dato negativo è quello relativo al tasso di disoccupazione giovanile del 15,32%, aumentato dello 0,29% rispetto al 2017. “La ripresa occupazionale in provincia di Como nel 2018 è netta – commenta il Segretario generale CST UIL del Lario Salvatore Monteduro – con un contributo notevole del settore industriale, della ristorazione e del commercio. Restano le preoccupazioni di fondo per uno scenario internazionale negativo dell’economia, una guerra commerciale sui dazi doganali e una Brexit i cui effetti sono tutti da valutare. In questo contesto si aggiunge una domanda interna che stenta a decollare. Tutto ciò conferma che la priorità dell’azione politica economica del Governo è far ripartire gli investimenti pubblici e la riapertura dei cantieri, per rendere più competitivo, moderno e sicuro il Paese”.