Smog, non c’è pace per i cittadini comaschi, costretti a respirare aria cattiva a giorni alterni. Si è raggiunto di nuovo il picco di polveri sottili nella giornata di giovedì 28 febbraio, quando la media provinciale è arrivata a quota 60,7 microgrammi per metro cubo, superando la soglia fissata a 50. Il dato peggiore si è avuto a Como, dove giovedì le PM10 hanno raggiunto quota 70, mentre a Cantù si sono fermate a 52 microgrammi e a Erba sono arrivate a 60. Ieri la media provinciale si è di nuovo abbassata nella provincia lariana: le polveri sottili sono scese a quota 42,3. Nel capoluogo la condizione dell’aria è migliorata, complice probabilmente il vento dei giorni scorsi, e il dato è passato da 70 a 41 microgrammi nella giornata di ieri, venerdì 1 marzo. A Cantù le PM10 sono scese a 32 microgrammi per metro cubo, mentre fa eccezione Erba, dove da due giorni consecutivi l’aria è irrespirabile. Anche ieri la centralina Arpa di via Battisti ha registrato un valore di polveri sottili pari a 54 microgrammi. Ma la media provinciale è quella che conta per l’eventuale attivazione delle misure temporanee di primo livello, e la Regione deve aspettare quattro giorni consecutivi di superamento della soglia limite per prendere una decisione. Le limitazioni sono in vigore da diversi giorni in altre province lombarde: Milano, Lodi e Cremona.