Aria irrespirabile, per il quinto giorno consecutivo, in provincia di Como. I valori di polveri sottili restano superiori alla soglia limite fissata a 50 microgrammi per metro cubo d’aria: ieri le Pm10 in provincia hanno toccato quota 51 microgrammi. In calo rispetto alla giornata di giovedì, quando avevano raggiunto 86,3 microgrammi, ma sempre sopra la soglia d’allarme. Le polveri sono rientrate soltanto nel capoluogo, dove ieri si sono dimezzate, passando da quota 94 microgrammi a quota 45. Va peggio a Cantù e Erba. Ieri la centralina di via Meucci ha registrato una concentrazione di 57 microgrammi per metro cubo. Valori sopra la soglia limite per il terzo giorno consecutivo. Ad Erba si è raggiunta quota 51 microgrammi, mentre giovedì le centraline hanno registrato un livello di polveri sottili nell’aria pari a 83 microgrammi. E ancora la Regione non ha attivato alcuna misura temporanea nella provincia lariana, a differenza di quanto ha fatto nei giorni scorsi in altre sei province lombarde. Sulla questione è intervenuto il portavoce regionale dei Verdi, Aldo Guastafierro. “Questo è un problema che riguarda tutta la pianura Padana – ha dichiarato Guastafierro – E’ evidente che bisogna attivare dei progetti strutturali, perchè con i palliativi del blocco delle auto e i provvedimenti temporanei conseguenti all’aumento degli inquinanti non si risove il problema. Bisogna agire con delle politiche attive a partire dai territori. Oggi c’è vento, quindi probabilmente non prenderanno provvedimenti perchè il vento aiuta a disperdere gli inquinanti, ma non possiamo aspettare il vento ogni volta”. Intanto la Protezione civile di Regione Lombardia ha diramato l’allerta per vento forte in codice giallo sul Lario e le Prealpi Occidentali. Resta alto anche il rischio di incendi boschivi, con l’allerta in codice arancione fino a nuovo aggiornamento, con il divieto di accendere fuochi nei boschi.