Lega e Movimento Cinquestelle, ennesimo scontro, questa volta su Campione d’Italia. L’attacco parte dal sottosegretario all’Interno Nicola Molteni: «La nomina del commissario straordinario di Campione poteva essere realtà da giorni – dice – La responsabilità del ritardo è di Luigi Di Maio che ha chiesto tempo per accertamenti quando il nome prescelto è arrivato sul suo tavolo».
Il nome del commissario, anche se come detto manca l’ufficialità, è quello di Maurizio Bruschi. Il decreto di nomina, con tutte le firme necessarie è già alla Corte dei Conti. «Questo è l’ultimo passaggio che deve essere fatto e non esiste alcuna necessità che passi in consiglio dei ministri – dice Molteni – Si tratta quindi di una questione di ore». «Incredibile, in questa vicenda così delicata che personaggi come Giovanni Currò addirittura abbiano presentato un’interrogazione sul tema, senza sapere quello che accadeva ovvero che Di Maio aveva il nome sul tavolo e ha chiesto tempo. L’indicazione del nome del commissario, che spetta al ministero dell’Interno è stata fatta più di 20 giorni fa», rincara la dose polemica Molteni.
Al duro attacco al M5S del sottosegretario Molteni ribatte il parlamentare grillino comasco Giovanni Currò, chiamato in causa dall’esponente di Governo della Lega. «Sull’interrogazione mi limito a dire che è uno strumento lecito e che tutti noi possiamo utilizzare in parlamento. Così ho fatto io, solo per sollecitare delle risposte su un tema molto delicato – dice – Francamente non mi interessa sapere di chi è la colpa o se c’è una colpa nei ritardi sulla nomina del commissario e non mi va di polemizzare con il sottosegretario Molteni, non capisco perché non mi abbia chiamato per chiarire».
In attesa dell’arrivo del commissario, lunedì a Campione d’Italia ci sarà un presidio di protesta, l’ennesimo grido di aiuto lanciato da una comunità ormai allo stremo. L’appuntamento, organizzato nella piazza del Municipio dalle rappresentanze sindacali del Comune inizierà alle 19 e andrà avanti fino alle 21. In tanti, dai cittadini ai dipendenti di casa da gioco e Comune fino a politici di ogni schieramento hanno dato l’adesione. Il presidio sarà seguito da due giornate di sciopero, il 26 e 27 febbraio.