Como, per ora, è esente dall’attivazione delle misure temporanee antismog di primo livello, a differenza delle province di Cremona, Lodi, Milano, Monza e Brianza, Pavia e Varese, dove da domani entreranno in vigore le limitazioni. Sul Lario i livelli di PM10 hanno superato la soglia di guardia, fissata a 50 microgrammi per metro cubo d’aria, soltanto sabato 16 febbraio, arrivando a 65 microgrammi. Ieri sono rientrate a quota 46. Anche a Erba ieri le polveri sono scese, dopo un giorno di superamento, e lo stesso a Cantù, dopo due giorni fuori soglia. Anche la media provinciale si è attestata sopra i livelli di guardia soltanto nella giornata di sabato. Nelle altre sei province lombarde citate, invece, la decisione di attivazione delle misure è stata presa alla luce del superamento dei valori di PM10 per 4 giorni consecutivi e in relazione alle previsioni meteo di oggi e per i prossimi giorni, che segnalano una situazione favorevole all’accumulo degli inquinanti almeno fino a giovedì. Le misure temporanee riguardano il settore traffico, con limitazioni per i veicoli fino agli euro 4 diesel in ambito urbano, il settore riscaldamento domestico con limitazione all’uso di generatori a biomassa legnosa di classe inferiore alle 3 stelle e riduzione di 1 grado delle temperature nelle abitazioni e il settore agricolo, con il divieto di utilizzo di liquami zootecnici e il divieto assoluto di combustioni all’aperto. Intanto, per domani è stata convocata a Palazzo Lombardia la cabina di regia Aria nella
sessione dedicata alla Città Metropolitana di Milano. All’ordine del giorno, l’analisi dell’andamento della qualità dell’aria e le azioni di contrasto all’inquinamento atmosferico.