Rapina alla stazione di Rovellasca. La seconda in un mese, con modalità piuttosto simili. In un caso riuscita, in un altro tentata.
La prima il nove gennaio, di sera, la seconda il nove febbraio, sabato scorso, in pieno giorno: le vittime, due ragazze che attendevano il treno, di 26 e 16 anni.
I carabinieri della stazione di Turate – coordinati al pubblico ministero Daniela Moroni – stanno indagando su quando avvenuto alla stazione delle Ferrovie Nord di Rovellasca. Nessuna pista al momento viene esclusa. Le dinamiche sono molto simili, ma le descrizioni delle vittime non farebbero pensare alla stessa persona in azione. L’ultimo episodio, come anticipato, risale a sabato pomeriggio, Una giovane sta attendendo il treno diretto a Como. Un uomo inizia ad avvicinarla, a chiedere dei soldi, a lanciarle contro dei sassi. Particolare questo che richiama quanto accaduto a gennaio, quando una ragazza 26enne fu rapinata del cellulare dopo essere stata minacciata proprio con un sasso. Particolare che poteva far pensare a una sola mano in azione a Rovellasca, anche se come detto le descrizioni non sarebbero sovrapponibili. La vittima, nel secondo caso, è riuscita a scappare senza consegnare nulla al bandito.
E mentre gli inquirenti lavorano per risalire all’identità del rapinatore, i carabinieri hanno arrestato l’autore di tutt’altro genere di reato, commesso però sempre alla stazione di Rovellasca.
Si tratto di un 41enne di Valsolda, sorpreso sabato sera a devastare lo scalo ferroviario: ha rotto i vetri della sala d’aspetto e si è scagliato contro i militari. Processato per direttissima per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento e false generalità, sta valutando un patteggiamento. Tornerà in aula venerdì.