Scuole chiuse a Como e Erba e in altri comuni del territorio lariano domani, aperte invece a Cantù e in altri paesi. Caos tra le famiglie degli studenti alle prese con le comunicazioni confuse circolate sin dalle prime ore del pomeriggio di oggi. Le previsioni meteo di domani, venerdì 1° febbraio, con neve attesa in abbondanza in montagna ma anche in città, fanno paura, a tal punto che si è pensato di chiudere gli istituti scolastici del territorio. Ma la decisione finale, arrivata soltanto nel tardo pomeriggio, è stata scaricata sui sindaci. Dopo il vertice di questa mattina, al quale hanno partecipato i rappresentanti del Comune e di alcune scuole lariane, la Prefettura sul suo sito ha annunciato che “Il Prefetto di Como ha invitato i sindaci della provincia a valutare l’opportunità di disporre, in relazione alla singola situazione locale, la chiusura degli istituti scolastici, con riferimento all’avviso di criticità regionale per rischio neve diramato in data odierna che prevede intense precipitazioni nevose per l’intera giornata di domani venerdì 1 febbraio 2019”. In sostanza, il Prefetto ha lasciato ai singoli Comuni la decisione finale. Alcune scuole oggi si sono portate avanti, comunicando a studenti e famiglie la chiusura prevista per domani, senza attendere le disposizioni concordate a livello comunale. E sin dal primo pomeriggio si è scatenato il caos tra i genitori alle prese con le comunicazioni confuse girate su gruppi whatsapp e sui siti delle scuole. L’ordinanza del sindaco Mario Landriscina è stata pubblicata sul sito del Comune soltanto nel tardo pomeriggio, intorno alle 17.40. “Disposta la chiusura e la sospensione di ogni attività didattica delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado statali e paritarie del territorio comunale compresi gli Asili Nido comunali il giorno 1 febbraio 2019, salvo ulteriori proroghe che si rendessero necessarie. – si legge nell’ordinanza – Sarà altresì chiuso lo Spazio gioco di via Palestro”. Stessa decisione a Erba, dove le scuole rimarranno chiuse. Diversa, invece, a Cantù, dove non è stata emessa alcuna ordinanza sindacale di chiusura degli edifici scolastici, che quindi rimarranno regolarmente aperti. Paradosso per le scuole superiori del territorio provinciale. Un decreto del presidente della Provincia Fiorenzo Bongiasca, ha disposto la sospensione delle lezioni in tutti gli istituti, ma non la chiusura degli stessi. Ciò significa che nei comuni che non hanno emesso l’ordinanza di chiusura, le scuole rimarranno aperte, ma senza lezioni in aula, e gli studenti assenti non dovranno giustificarsi.
maggiore coesione nelle istituzioni designate era doverosa, ma perlomeno qualcosa si è fatto. queste situazione non sono facili da gestire e questa volta plaudo a meteo, istituzioni e tutte le persone designate. un miglioramento anche piccolo è positivo. bravi tutti!