Nel trimestre gennaio-marzo 2019 diminuisce l’offerta di lavoro delle imprese in provincia di Como rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Emerge dai dati di Unioncamere del progetto Excelsior relativi alle proiezioni occupazionali da parte delle aziende e diffusi dalla Uil del Lario. Le prospettive sono positive per l’industria con 4.420 assunzioni, 230 in più rispetto allo stesso periodo del 2018, mentre il settore dei servizi registra una frenata rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con 7.630 assunzioni, 760 in meno. Il contratto a tempo determinato è quello maggiormente prediletto dalle aziende, con un dato che rimane invariato rispetto al 2018. A Como sono previste assunzioni al 31% con contratti a tempo indeterminato, soprattutto nei servizi alle imprese, al 57% a tempo determinato, all’8% di apprendistato e al 5% con altri contratti. Non si attenua il problema legato all’aumento dei rapporti di lavoro di tipo precario e frenano i contratti di apprendistato, una modalità di assunzione rivolta ai giovani, con un -2% rispetto allo stesso periodo del 2018. Le figure più ricercate nel mese di gennaio in provincia sono cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici. “I dati complessivamente evidenziano un andamento positivo per il settore industriale, probabilmente influenzato dalla domanda estera – dice Salvatore Monteduro, Segretario generale Uil del Lario – Mentre, il settore dei servizi è condizionato da una domanda interna che non decolla, anche per assenza di una politica economica di sostegno. La legge di bilancio 2019 destina poche risorse agli investimenti pubblici, necessari per sviluppare le infrastrutture materiali e immateriali, che rappresentano il volano per rendere maggiormente competitivo il nostro Paese. Non c’è nulla rispetto ad una riduzione della pressione fiscale – conclude Monteduro – che grava su lavoratori e pensionati”.