Mappa del ’68 in forma di libro, con forti riferimenti all’esperienza autobiografica. Quell’anno cruciale di cui è stato celebrato il cinquantesimo nel 2018 è stato moltissime cose immateriali: la musica, i poster, Bandiera Gialla alla radio, la scoperta dei «giovani» a livello planetario.
Ed è stato anche molte cose materiali, da indossare, da ascoltare, da usare per segnalare la propria presenza nel mondo: l’eskimo e le Clarks, le minigonne, gli stivaletti, il mangiadischi, il ciclostile e il megafono. Il Sessantotto ha generato nuovi modi di fare politica tra autogestioni e assemblearismo, di stare insieme nelle comuni o nelle famiglie aperte, di viaggiare tra nomadismo e misticismo.
Ma è stato anche luoghi, alcuni mitizzati: la Trieste di Basaglia, Venezia e Porto Marghera, Trento e Sociologia, Milano e la “Zanzara”, Firenze, con l’Isolotto e Barbiana, Torino e la Fiat, Pisa e la Normale, Roma e Valle Giulia, la Sicilia di Mauro Rostagno e di Danilo Dolci.
Toni Capuozzo, giornalista e scrittore, racconta tutto questo nel suo nuovo libro edito da Il Mulino di Bologna “Andare per i luoghi del ‘68”, che presenterà dialogando con il direttore del “Corriere di Como” e di Espansione Tv Mario Rapisarda, con il patrocinio del Comune e della Biblioteca di Alserio venerdì , 18 gennaio, alle 20.45, nella Struttura polivalente di via Papa Giovanni XXIII.
Ingresso libero.
Toni Capuozzo, già vicedirettore del Tg5 e conduttore di “Terra!”, è stato inviato di guerra del gruppo Mediaset, seguendo i conflitti in ex-Jugoslavia, Somalia, Medio Oriente e Afghanistan. Premiato con numerosi riconoscimenti per la sua attività editoriale e giornalistica, ha esordito nel mondo della notizia dopo aver frequentato Sociologia a Trento, collaborando a «Lotta Continua». Tra i suoi libri: «Le guerre spiegate ai ragazzi» (Mondadori, 2012) e «Il segreto dei marò» (Mursia, 2015).