Al volante del suo taxi bianco, a fine turno, stava raggiungendo la sua casa di Carugo quando sulla Milano Meda, nel tratto tra Binzago e Cesano Maderno, si è trovato davanti una macchina che si era ribaltata dopo essere stata urtata da un’auto pirata. Senza esitare, Eugenio Fumagalli, 47 anni, ex poliziotto, tassista dal 2011, si è fermato a bordo strada, ha indossato la pettorina di sicurezza ed è andato a soccorrere i due ragazzi rimasti bloccati nella loro Fiat 600. Li ha messi in salvo poi, pochi istanti dopo è stato travolto e ucciso da due auto, una Renault Clio e una Volkswagen Passat. Il tassista comasco non ha avuto scampo.
La dinamica della tragica carambola è ancora al vaglio degli agenti della polizia stradale di Seregno e dei carabinieri di Desio. Senza dubbio, Eugenio Fumagalli è morto sul colpo per i gravissimi traumi riportati nell’investimento. E se è ancora in fase di valutazione quanto accaduto al momento dell’investimento, poche ore dopo l’incidente invece gli inquirenti hanno individuato l’automobilista pirata che aveva provocato il primo incidente. E’ un 26enne brianzolo, agli arresti domiciliari al momento per omissione di soccorso, anche se la sua posizione potrebbe aggravarsi. Ore dopo l’incidente, quando è stato sottoposto all’etilometro, dalle prime informazioni avrebbe avuto un valore di 0,5, quindi al limite del consentito.
Grande cordoglio tra i tassisti milanesi, dove il 47enne comasco lavorava. A Carugo, Eugenio Fumagalli viveva da solo. La compagna vive invece in Romagna, dove l’uomo la raggiungeva abitualmente quando era libero dal lavoro. Sul corpo dello sfortunato tassista dovrebbe essere effettuata l’autopsia. In gran parte d’Italia i colleghi hanno condiviso il messaggio di cordoglio ricordando Eugenio come “tassista eroe” e postando “Riposa in pace Zulu 38”, indicando la sigla del taxi del 47enne comasco.