Una coppia di genitori: lui italiano, lei peruviana. Residenti in provincia di Como. Un giorno lui, tornando a casa, non trova più nessuno: né la compagna, né il bambino.
La vicenda, complessa e delicata, si è conclusa stamattina in Tribunale a Como: la donna – difesa dall’avvocato Davide Arcellaschi di Como – è stata condannata per sottrazione internazionale di minore.
Il padre, come anticipato, ha raccontato di aver assistito senza alcun preavviso alla sparizione del figlio e della compagna.
Dopo alcun contatti e una lunga serie di telefonate, l’uomo è riuscito a capire che la madre era tornata in Perù, sua terra d’origine, portando con sé il figlio piccolo (in età prescolare), senza avvisare o chiedere alcunché al padre.
In base a quanto riferito dall’uomo, le autorità peruviane – informate su quanto accaduto – avrebbero spinto la donna a riportare in Italia il bambino. Nel caso in cui non l’avesse fatto, la donna avrebbe rischiato conseguenze giudiziarie in Perù.
Il bimbo è stato quindi riportato a Como, e ora vive con il padre. Il Tribunale comasco ha condannato oggi la donna per sottrazione internazionale di minore a un anno di reclusione – pena sospesa, così come la pena accessoria della sospensione della genitorialità.
Tuttavia gli atti del processo ora verranno trasmessi al Tribunale dei Minori, dinnanzi al quale si aprirà un nuovo procedimento.