<Ben venga qualsiasi incentivo all’acquisto di auto elettriche e ibride, il primo obiettivo deve essere la lotta all’inquinamento. Chiudere la Zona a traffico limitato a questi veicoli non risolve il problema quindi bene anche il libero accesso se può spingere un maggior numero di persone a passare a vetture ecologiche>.
Mario Lavatelli, responsabile comasco dell’Acus, l’associazione utenti della strada, vede positivamente l’ipotesi di un’apertura della ztl alle auto elettriche e ibride. Una possibilità prevista da un comma dell’articolo 1 della legge di Bilancio varata alla fine dell’anno dal parlamento.
Contro questo provvedimento si è scagliato l’ex assessore all’Urbanistica del Comune di Como Lorenzo Spallino. Per Palazzo Cernezzi, in città murata nel capoluogo c’è già un problema di sovraffollamento, che andrebbe inevitabilmente a peggiorare.
<Si muore di inquinamento, non di traffico – sottolinea invece Mario Lavatelli – Per qualsiasi amministrazione, il primo obiettivo deve essere la lotta contro lo smog. Se abbiamo la Ztl, chiusa alle auto elettriche e ibride, ma non siamo in grado di gestire il flusso di veicoli in modo da evitare che il traffico si riversi sempre e comunque in centro città in modo massiccio, non abbiamo risolto alcun problema>.
<L’accesso libero in città murata, non nelle zone pedonali ma in Ztl, ai veicoli non inquinanti non andrebbe a peggiorare la situazione – conclude Mario Lavatelli – e sarebbe invece un incentivo all’acquisto di vetture di questo tipo. Non sarebbe quindi un fatto negativo. I problemi da risolvere sono altri e l’aspetto grave è che non si sia fatto alcunché per disciplinare il traffico in città in questo periodo di afflusso record>.