Aveva lasciato il figlio di 9 anni a casa con la nonna ed era partita da Mozzate per andare a trovare il papà, che con i fratelli gestisce un ristorante in Germania. Per raggiungerli aveva scelto di utilizzare l’autobus, il Flixbus partito da Genova e diretto a Dusseldorf, che non è mai arrivato a destinazione perché si è schiantato in autostrada, in Svizzera, alle porte di Zurigo, poco dopo le 4 di ieri mattina. La donna comasca, 37 anni, Nicoletta Nardoni, è la vittima dello schianto, che ha causato anche più di 40 feriti, alcuni in condizioni molto gravi.
L’autobus a lunga percorrenza era partito da Genova e aveva fatto tappa a Milano, dove era salita Nicoletta Nardoni. Dipendente del bar Chef Express della stazione di Saronno, cittadina della quale era originaria, la donna doveva trascorrere qualche giorno con i familiari che vivono in Germania per poi tornare a casa per Natale. Aveva lasciato il figlio di 9 anni a casa perché potesse frequentare gli ultimi giorni di scuola prima delle vacanze natalizie.
Il Flixbus si è schiantato contro un muro, per cause ancora al vaglio delle autorità svizzere, sull’autostrada A3, a poca distanza da Zurigo. Al momento dell’incidente nevicava e le condizioni meteo potrebbero essere una delle cause dello schianto. Sul bus viaggiavano 51 persone, tra le quali 16 italiani. Tra i feriti più gravi ci sarebbero anche i due autisti.
La notizia della morte di Nicoletta Nardoni a Mozzate si è diffusa ieri sera, quando le autorità svizzere hanno reso noto il nome della vittima. I familiari però già dal mattino temevano che potesse essere accaduto il peggio. I familiari che aspettavano la donna in Germania, non vedendola arrivare e non riuscendo a contattarla, dopo aver saputo dell’incidente dell’autobus hanno iniziato a cercare notizie. Fino a scoprire la più drammatica delle notizie.