Era sospeso dall’Albo dei mediatori finanziari della Consob dal 6 maggio 2009, poi addirittura radiato in seguito alla «perdita dei requisiti di onorabilità».
Nonostante questo, e nonostante vicende penali che l’avevano coinvolto, continuava a proporsi e presentarsi come promotore finanziario. Tra le ultime vittime, una coppia di Locate Varesino che nel mese di aprile 2015 ha consegnato nelle mani dell’uomo, un 52enne di Bregnano, la cifra di 42.500 euro divisa in due distinti investimenti, uno da 29.500 euro e l’altro da 13 mila. I soldi sarebbero serviti – secondo il mediatore – ad acquistare obbligazioni di tre società che in realtà non erano abilitate ad operare in Italia e che nemmeno avevano rapporti commerciali con l’indagato. Assegni che tra l’altro risultarono intascati non dalle società, bensì dallo stesso promotore.
Quando la coppia di Locate Varesino aveva saputo della radiazione dall’Albo dell’uomo cui aveva affidato i risparmi, gli aveva chiesto la restituzione di quanto investito. Tentativo che – nonostante le rassicurazioni del 52enne di Bregnano – risultò vano. Era seguita quindi la denuncia e le indagini, confluite in un capo di imputazione per truffa e per abusivismo finanziario. Vicenda che si è conclusa nelle scorse ore di fronte al giudice Luciano Storaci che ha condannato l’imputato a un anno e 4 mesi di reclusione, con una multa di 6 mila euro e una provvisionale a favore delle vittime di 40 mila euro. L’accusa aveva chiesto una condanna più mite, a 8 mesi e 2000 euro di multa.
La parte civile invece, per voce dell’avvocato Fabio Gualdi, aveva invocato una pena esemplare proprio in seguito a «episodi analoghi» che avevano visto l’imputato al centro dell’attenzione, culminati con la già citata decisione della Consob di radiare il promotore finanziario di Bregnano.