E’ un mistero la scomparsa in provincia di Sondrio, nella zona di Chiesa Valmalenco, del 30enne comasco Mattia Mingarelli, del quale non si hanno più notizie da venerdì scorso. L’ultimo ad averlo visto sarebbe il gestore di un rifugio in Valmalenco. Il comasco, nel fine settimana aveva raggiunto la sua casa di montagna in zona San Giuseppe, ma poi di lui si sono perse le tracce. Il cellulare risulta spento.
I familiari hanno denunciato la scomparsa e fatto scattare le ricerche, che stanno impegnando vigili del fuoco, unità cinofile, uomini del Soccorso Alpino, militari della Guardia di finanza e volontari della Protezione Civile che stanno setacciando un’ampia area boschiva a quota 1700 metri e oltre.
Da ieri sono al lavoro anche i carabinieri del reparto investigativo scientifico di Milano, che hanno effettuato i rilievi nel rifugio nel quale Mattia sarebbe stato visto l’ultima volta e nella zona circostante. I familiari si sono rivolti anche a un legale, l’avvocato bresciano Stefania Amato. “La situazione è molto delicata – dice il legale – La famiglia naturalmente è in uno stato di grande angoscia. Aspettiamo l’esito delle attività delle forze dell’ordine. I familiari sono certi che non si sia trattato di un allontanamento volontario”.