Otto mesi di indagini per ricostruire gli ultimi dieci anni di vita di un latitante comasco ricercato dal 1996, rintracciato dai carabinieri di Como in Marocco, arrestato ed estradato nella tarda serata di ieri in Italia, dove deve scontare una pena definitiva di 11 anni, 7 mesi e 20 giorni per traffico internazionale di stupefacenti. Angelo Filippini, oggi 74enne, è stato a partire dagli anni Ottanta uno dei referenti di un’organizzazione che gestiva carichi da 100-200 chilogrammi al mese di eroina.
Filippini era l’ultimo latitante nell’ambito dell’indagine Smirne. Negli anni di “attività”, era considerato un riferimento dell’organizzazione di stampo ‘ndranghetista Spinella-Ottinà, che agiva nella zona tra Como, Fino Mornasco e Rovellasca. Il ricercato, per l’accusa metteva a disposizione un capannone di Rovellasca nel quale veniva conservata l’eroina acquistata in Turchia.
I carabinieri del nucleo investigativo di Como, al termine di serrate indagini basate soprattutto sull’analisi dei contatti di Filippini con i familiari, hanno ricostruito i suoi spostamenti e hanno poi trasmesso i dati alla Polizia Internazionale. La gendarmeria reale marocchina ha bloccato l’uomo a Temara, a 15 chilometri dalla capitale Rabat. Ieri l’estradizione. In Marocco viveva sotto falso nome, con un passaporto rilasciato dalle autorità Bulgare.