Ancora due giorni per conoscere il verdetto del Tar del Lazio sul ricorso presentato dai dipendenti del Comune di Campione d’Italia, che in agosto ha annunciato i licenziamenti di 86 dipendenti su 102.
Un ricorso presentato due mesi fa per chiedere la sospensione della delibera che avvia gli esuberi.
I conti sui tagli erano stati fatti in base a un decreto del Ministero dell’Interno che prevede un dipendente comunale ogni 150 abitanti: Campione, perciò dovrebbe avere 16 dipendenti comunali.
Nella camera di consiglio di oggi, i ricorrenti hanno sostenuto che il decreto ministeriale non tiene conto della peculiarità del Comune di Campione e della sua collocazione geografica e che con il taglio dei lavoratori, l’amministrazione non riuscirebbe ad assolvere le funzioni che oggi porta avanti in totale autonomia, dalla sanità all’istruzione. Sono stati contestati anche i criteri dei tagli o, meglio, i criteri di selezione del personale da lasciare in servizio. Vista l’assenza del Ministero dell’Interno, non costituito nel procedimento, i legali dei dipendenti del Comune hanno prospettato al Collegio della Prima sezione anche la sospensione “a tempo” del provvedimento, in attesa di un parere del Viminale sul particolare contesto di Campione.