Ristorni dei frontalieri: la Provincia di Como incasserà quasi 6 milioni di euro per l’anno fiscale 2016.
Lo conferma Alessandro Fermi, presidente del consiglio regionale lombardo.
“E’ stata attribuita alle Province di Varese, Como, Lecco e Sondrio la somma di 13,87 milioni di euro derivante dal ristorno fiscale delle tasse pagate in Svizzera dai nostri lavoratori frontalieri per l’anno fiscale 2016. Nello specifico, alla Provincia di Como sono stati assegnati 5 milioni, 881mila e 982 euro. Con questi contributi – aggiunge Fermi- le varie realtà territoriali possono pianificare importanti lavori infrastrutturali, di manutenzione, riqualificazione e potenziamento del trasporto pubblico locale. Alle risorse assegnate oggi si andrà poi ad aggiungere una fetta più grande destinata direttamente ai Comuni ripartita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze secondo i criteri stabiliti da Regione Lombardia”.
La notizia arriva a pochi giorni dalla richiesta dell’Udc Ticino di bloccare i ristorni alla luce del fatto che l’Italia ha congelato l’accordo con la Svizzera (steso nel 2015 e mai ratificato) che prevede anche un nuovo regime di imposizione di frontalieri.
“L’attribuzione dei ristorni fiscali relativi al 2016 conferma la bontà dell’accordo del 1974, che resta più che mai valido e attuale, nonostante le dichiarazioni strumentali e propagandistiche dell’UDC ticinese –conclude il presidente del consiglio regionale – auspico pertanto che oltre a Regione Lombardia, anche lo Stato italiano metta in campo ogni iniziativa utile nei confronti della Confederazione Elvetica a tutela dei nostri cittadini e dei Comuni italiani, mantenendo in vigore le condizioni contenute in tale accordo”.