Un ladro distraeva il commesso, l’altro tagliava con i denti il cavo in plastica del cellulare in esposizione e spariva con il telefono. Un colpo messo a segno in un negozio di Como da due malviventi poi scoperti e denunciati dalla polizia di Stato. Gli agenti mettono in allerta i commercianti perché si tratterebbe di un copione già seguito in molti casi. <In caso di dubbio contattate le forze dell’ordine>, è l’appello della questura, che invita anche a dotare i negozi di telecamere di ultima generazione posizionate in modo da riprendere chiaramente i volti di chi entra negli esercizi commerciali.
Il colpo a Como è stato messo a segno in un negozio di telefonia il 16 novembre scorso. I malviventi hanno rubato un i-Phone ultimo modello del valore di circa 1.200 euro. Al termine degli accertamenti, gli agenti della polizia di Stato hanno denunciato a piede libero un romeno di 25 anni e uno spagnolo di 19, entrambi in Italia senza fissa dimora.
I due hanno preso di mira un negozio in centro. In base a quanto ricostruito, uno dei due è entrato per primo e ha distratto il commesso, fingendo poi di voler acquistare un accessorio ma utilizzando per pagare carte non valide. Il complice, entrato poco dopo, si è posizionato vicino al banco con i cellulari esposti e, al momento opportuno ha morsicato il cavo di protezione e ha preso un i-Phone. Appena entrambi sono usciti, il commesso si è accorto del furto e ha allertato le forze dell’ordine.
In negozio è intervenuta una pattuglia della squadra Volante, che ha acquisito le immagini della videosorveglianza del negozio. Con i colleghi della Mobile, analizzando le immagini, di alta qualità e incrociandole con le banche dati delle forze dell’ordine hanno identificato i presunti responsabili, che sembra avessero già colpito con modalità simili in altre zone del Nord Italia. I due sono stati denunciati per furto aggravato in concorso.
L’appello ai commercianti è di prestare la massima attenzione ma anche a sfruttare gli strumenti tecnologici. <Se le telecamere di sorveglianza inquadrano i volti – fanno sapere dalla Questura – è possibile per le forze dell’ordine utilizzare appieno il nuovo Sistema Automatico di Riconoscimento Immagini, che consente di comparare i volti delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza con quelli presenti nelle banche dati in uso alle forze di polizia per trovare la corrispondenza>.