La risposta dei potenziali investitori interessati ad acquistare il Como 1907 è arrivata in tempi record ed è un secco stop all’operazione annunciato a meno di 24 ore dalla visita di ieri. Una giornata comasca per i possibili acquirenti arrivati da Los Angeles, che hanno incontrato il mister, la squadra e lo staff e visitato lo stadio Sinigaglia e il centro sportivo, inutilizzato e sotto sequestro, di Orsenigo.
«Gli investitori si sono tirati indietro – dice lo stesso presidente Massimo Nicastro, che ieri aveva parlato con grande ottimismo del progetto del gruppo di origine indonesiana – La decisione di rinunciare è legata allo stato delle strutture, dello stadio e del centro di Orsenigo. Mi hanno comunicato che non intendono proseguire nella trattativa e che sposteranno la loro attenzione su altro».
Il presidente conferma comunque la volontà di proseguire nella ricerca di un nuovo acquirente. «Ci concentreremo su altre trattative che erano secondarie e che ora diventeranno prioritarie – conclude Nicastro – Il lavoro prosegue».
E il giorno dopo la visita dei potenziali acquirenti, alla quale non era stato invitato, parla anche Roberto Felleca, socio al 50% di Nicastro. L’imprenditore sardo preferisce non entrare nel merito di eventuali nuovi soci e preferisce invece puntare l’attenzione sulla stretta attualità. «In questo momento mi sento di essere molto concreto – dice – Adesso bisogna pagare gli stipendi di novembre. Personalmente è quello che ho già fatto da luglio a ottobre, oltre che con i fornitori dello scorso anno».
«Spero nella massima collaborazione di Nicastro anche e soprattutto in vista dell’assemblea dei soci che è stata spostata al prossimo 27 novembre – aggiunge – Perché posso prendere atto delle trattative, ma come ho già sottolineato in questa fase, con la squadra lanciata, non possiamo permetterci errori; è necessario fare investimenti nell’immediato. Ci sono perdite da ripianare e auspico che Nicastro intervenga anche nell’ottica di un’eventuale vendita della società».