Nelle ultime ore convulse per la Pallacanestro Cantù vi sono professionisti e imprenditori che stanno raccogliendo informazioni sulla reale situazione economica del club. Come è noto, nei giorni scorsi il patron Dmitry Gerasimenko ha fatto sapere che, per i suoi personali problemi, non è più in grado di portare avanti il club e di essere disposto a regalare le sue quote. E ora nella città del mobile qualcuno ha fatto un ragionamento molto concreto. «Se Gerasimenko regalasse per davvero le sue azioni e se per andare avanti in questa stagione servisse una cifra attorno al milione di euro, ci si potrebbe pensare». Un ragionamento che alcuni professionisti e imprenditori canturini hanno fatto nelle ultime ore. L’idea di base, salvare il salvabile per poi eventualmente creare un consorzio a fine stagione per pianificare con calma i programmi per la stagione 2019-2020. Una situazione che sta concentrando su Cantù l’attenzione dell’Italia sportiva e di tanti appassionati. Per lunedì prossimo, in occasione della gara interna con Pesaro, è atteso a Desio un pienone, non solo di tifosi canturini, ma anche di altre squadre. E anche ex giocatori che in passato sono stati fieri avversari e non hanno mai amato la squadra brianzola hanno manifestato la loro solidarietà e fatto sapere che faranno di tutto per essere presenti. Anche coach Evgeny Pashutin in vista del match di lunedì a Desio ha voluto portare positività. «Mi piacerebbe dire a tutti i tifosi di venire al palazzetto a proteggere Cantù – ha detto il tecnico – Noi giocheremo con il cuore, dando il massimo. I ragazzi sono uniti, hanno fatto gruppo. È una fase difficile, ma noi dobbiamo stare uniti: lo staff tecnico, la dirigenza, i giocatori, i tifosi, tutta la città. Guardiamo avanti per far sì che una società con un grande nome come Cantù possa continuare a giocare un bel basket, vincente, mantenendo il club ad un alto livello». All’appello hanno risposto i consiglieri comunali. Lunedì saranno tutti al palasport di Desio: il consiglio comunale previsto per quel giorno è stato spostato a martedì.