Il Tar della Lombardia non decide sul ricorso dei dipendenti del Comune di Campione d’Italia e rinvia la pratica al Tribunale Amministrativo del Lazio. Mentre ormai sono scattati i termini per l’avvio della procedura di mobilità per 86 dei 102 lavoratori del municipio dunque, il futuro del personale resta incerto in attesa di un pronunciamento sulla sospensiva.
“A questo punto si aprono due strade – spiega Vincenzo Falanga, segretario della Uil funzione pubblica di Como – Il commissario Giorgio Zanzi potrebbe procedere in ogni caso con l’iter dei licenziamenti, con i ricorrenti che chiederebbero una procedura d’urgenza da parte del Tar del Lazio. Il Tribunale amministrativo potrebbe esprimersi nel giro di pochissimi giorni. Oppure il commissario potrebbe attendere i tempi della giustizia. Il nostro appello al commissario è di seguire questa ipotesi”.
E mentre i rappresentanti sindacali pensano a una manifestazione di protesta a Roma, oggi c’è stata anche l’audizione in Regione sulla situazione di Campione. “Lo scenario descritto è drammatico. Il tema ovviamente è nazionale e la Commissione Finanze al Senato sta lavorando su diversi emendamenti per cercare di sbloccare la situazione. L’idea è quella d’intervenire sia sulla casa da gioco che sulle imposte per offrire sollievo ai residenti”, commenta Raffaele Erba, consigliere regionale dei 5Stelle.
Il Senato dovrebbe affrontare il tema il prossimo 22 novembre. Nel frattempo, tra le proposte emerse in Regione c’è anche il blocco della rivalsa da parte delle banche per i prossimi 12 mesi sulla popolazione residente.
Il consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo chiede una zona economica speciale per Campione. “La mia proposta è verificare la possibilità di creare una Zes – dice – La nostra enclave avrebbe tutti i requisiti per esserlo, per la sua specificità. A Regione Lombardia ho chiesto poi di attivarsi per la sospensione dei tributi di competenza regionale e di farsi parte attiva e partecipativa del futuro di questo comune e delle sue attività”.
Soddisfatto per l’esito dell’incontro Massimo D’Amico, presidente dell’Associazione operatori economici di Campione. “E’ importante pensare al Casinò, ma anche a tutta l’economia privata. Le attività devono avere condizioni paritarie rispetto alla Svizzera, un messaggio che le commissioni della Regione hanno recepito in pieno”.