Sgombero definitivo dell’ex Santarella, la centrale termica che, ultima struttura pubblica di quella che fu la Ticosa, rimane in piedi in mezzo a una foresta incolta, tra sporcizia e degrado. Gli obiettivi del Comune sono due: la messa in sicurezza e la pulizia dell’area. Così dopo diversi sopralluoghi effettuati dai tecnici comunali e dalla polizia locale per verificare le condizioni della struttura, sabato scorso, è l’assessore alla sicurezza del Comune di Como Elena Negretti ad annunciare gli interventi nell’area dell’ex Ticosa.
Nelle prossime ore saranno murate tutte le vie d’ingresso allo stabile, con muri alti fino a cinque metri. Un’operazione che vedrà impegnate anche le forze dell’ordine. Il Comune punta infatti ad una soluzione permanente per impedire l’accesso alla struttura dato che l’area si è trasformata in un rifugio per senzatetto. Nella Santarella, da anni, vivono persone senza alcuna garanzia di sicurezza e in condizioni igieniche precarie. Durante l’ultimo sopralluogo l’assessore Negretti aveva fatto sapere di voler mettere in sicurezza la struttura prima dell’arrivo del freddo. “Lo stabile è frequentato da persone, non vorrei che si ripetesse quando accaduto in passato, quando un incendio divampò all’interno della Santarella”, aveva dichiarato spiegando l’urgenza dell’intervento.
Una volta conclusi i lavori di muratura degli accessi alla Santella si passerà alla seconda fase di interventi che prevede la bonifica della zona: taglio di piante, pulizia dell’area e infine il rifacimento della recinzione esterna.