“È una vittoria civica, anche se io mi sento più orientato verso il centrodestra”: a parlare è il neo eletto presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca, che ieri a Villa Saporiti ha sfidato, spuntandola per una manciata di voti, 63, Pierluigi Mascetti, sindaco di San Fermo della Battaglia, dato per favorito. 33.740 punti contro 33.677. Il vincitore è stato appoggiato apertamente dal centrosinistra, nonostante i suoi trascorsi in altro schieramento politico, Mascetti invece dal centrodestra. Bongiasca, già vicepresidente della Provincia, prende quindi il posto di Maria Rita Livio. “Quando si amministra, un comune così come una provincia, dovremmo essere tutti civici, lasciando da parte la politica – dice Bongiasca – Io intendo mantenere questo orientamento di centro per unire e non dividere, la Provincia deve essere la casa dei comuni, senza differenze di colore politico. La gente mi conosce, sa che quando c’è un problema ci sono sempre, la mia è una passione. Da domani si comincia a lavorare, scuole e strade continueranno a essere le nostre priorità. Speriamo però ci diano le condizioni per fare un buon lavoro, perché senza soldi la volontà non basta”. Delusione per la scarsa affluenza, che non ha raggiunto il 60%, fermandosi intorno al 59%. In calo, dunque, rispetto alla precedente tornata elettorale, in cui si era raggiunto il 79%. Cittadini esclusi, ieri a Villa Saporiti erano chiamati a esprimersi soltanto i 1720 grandi elettori, i sindaci e i consiglieri comunali in carica nelle amministrazioni della provincia lariana. I seggi sono rimasti aperti fino alle 22, due ore in più rispetto a quanto inizialmente previsto. Subito dopo, è iniziato lo scrutinio e i risultati sono arrivati intorno alle 23.30.
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Ma come le provincie non dovevano essere abolite da tempo? ( Semm propi in Italia, veeh)…
L’abolizione delle province era prevista dalla legge di riforma costituzionale (governo Renzi).
La legge fu sottoposta a referendum costituzionale nel dicembre 2016; la campagna di odio e disinformazione scatenata soprattutto contro Matteo Renzi e Maria Elena Boschi fece naufragare il referendum.
Ergo, ci teniamo le province.
Ma non solo quelle…