Il caso Lodi, ieri sera, al centro della puntata di Nessun Dorma, il talk show di Etv in onda ogni venerdì alle 21.15.
In studio quattro ospiti, con quattro posizioni e quattro idee completamente diverse.
Salvatore Ferrara, coordinatore regionale di Forza Nuova, ha espresso “approvazione politica” per il gesto del sindaco Sara Casanova: l’amministrazione lodigiana, a trazione leghista, per l’accesso alle agevolazioni per servizi come mensa e scuolabus ha chiesto alle famiglie straniere di produrre una documentazione nel Paese d’origine (in alcuni casi anche attraverso il consolato) per certificare eventuali proprietà immobiliari all’estero. “Un atto politico giusto – ha ribadito Ferrara – italiani e stranieri devono avere gli stessi doveri. L’autocertificazione degli italiani è facilmente verificabile, quella degli stranieri no”.
“Le persone devono essere messe nella condizione di produrre la documentazione necessaria – ha replicato Rosaria Maietta (nella foto), della Cgil Scuola – alcuni Paesi stranieri non hanno la nostra struttura amministrativa e burocratica, quindi non sono in grado di fornire quella documentazione. Vedo piuttosto una volontà di esclusione delle famiglie straniere, e non capisco perché l’autocertificazione non debba valere per gli stranieri così come per gli italiani”.
“Piena solidarietà al sindaco di Lodi – ha replicato Fabrizio Turba, consigliere regionale della Lega – Sara Casanova ha solamente applicato una legge dello Stato. I figli dei genitori stranieri possono benissimo accedere alla mensa, pagando il servizio, aspettando di ottenere dal Paese d’origine la documentazione sullo stato patrimoniale”
Daniela De Fazio, preside di Como Rebbio, istituto comprensivo con alte percentuali di alunni stranieri, ha parlato invece di regole, spiegando che se esistesse un quadro normativo uniforme e inequivocabile, il “caso Lodi” non sarebbe emerso, poiché la questione sarebbe regolata nello stesso modo a livello nazionale.