Gli arredi nel progetto del lungolago non sono “orpelli” ed è semplicistico affermare che se ne parlerà poi. L’ex assessore all’Urbanistica del Comune di Como Lorenzo Spallino all’attacco sul tema degli arredi della futura passeggiata, presentata lunedì scorso dalla Regione.
Degli arredi, come è stato spiegato, si occuperà il Comune che dovrà definire il progetto nei prossimi mesi. Facendo un confronto con il progetto che era stato messo a punto dalla giunta di Mario Lucini, Spallino sottolinea l’importanza del tema degli arredi. <La pavimentazione individuata nell’intervento appena presentato e l’assenza di progettazione relativa ai sottoservizi necessari per gli arredi temo consentano di immaginare ben poco di diverso rispetto alla sistemazione dell’illuminazione pubblica o ai gonfiabili del giugno 2017 – dice Spallino – La riorganizzazione degli spazi urbani è una sfida che coinvolge settori differenti. Forse qualche riflessione sulla sistemazione del nuovo lungolago di Como andrebbe fatta adesso. Non a lavori ultimati>.
All’attacco del progetto Elisabetta Patelli, Verdi. <Il nuovo progetto di paratie segue il solco delle scelte scellerate che hanno segnato la nostra città – dice – Invece di usare buon senso e saggezza, si propone un nuovo grande progetto, ancora incaponito sulle paratoie. La storia e il clima hanno dimostrato che non c’è alcun bisogno delle paratie. L’assenza di arredo urbano e la non curanza con cui si abbattono sanissimi doppi e tripli filari di piante esprimono lo sprezzo del governo lombardo per il lungolago dei comaschi>. <I cittadini di Como – aggiunge Patelli – vorrebbero riavere presto e possibilmente senza altro sperpero di denaro pubblico un lungolago dignitoso e praticabile e sono oramai tutti persuasi della assoluta inutilità di barriere anti-esondazione>.