Omicidio a Tavernola, nei boschi che circondano il centro dei Salesiani di via Conciliazione che da tempo ospita i richiedenti asilo. Questa mattina è stato scoperto il cadavere di un uomo, un immigrato probabilmente africano. La vittima non è ancora stata identificata. La Procura di Como ha aperto un’inchiesta per omicidio e le indagini sono affidate agli agenti della squadra mobile della questura cittadina.
Il corpo è stato notato attorno alle 10 di questa mattina da un uomo che stava passeggiando nel bosco e ha dato l’allarme. In un primo momento a Tavernola sono state inviate l’automedica del 118 e l’ambulanza, ma gli operatori sanitari, vista la situazione, hanno subito chiesto l’intervento della polizia.
L’area in cui è stato scoperto il cadavere è stata isolata e gli agenti della squadra mobile hanno iniziato i rilievi. A Tavernola è stato chiamato anche il medico legale. Dai primi accertamenti dell’anatomopatologo è emerso che la vittima sarebbe morta da almeno 15-20 giorni. Sul corpo sarebbero stati riscontrati segni di possibili traumi che, uniti ad altri elementi raccolti dagli inquirenti, fanno pensare che l’uomo sia stato ucciso. Dubbi invece sul luogo dell’omicidio. L’uomo potrebbe essere stato ucciso altrove e il corpo sarebbe poi stato abbandonato nel bosco.
Il corpo dell’uomo, un giovane, probabilmente africano dai primi accertamenti, era avvolto in alcune coperte, sulle quali sono state notate tracce di sangue. Gli investigatori hanno recuperato un braccialetto e altri oggetti che potrebbero rivelarsi utili all’identificazione della vittima, al momento ancora senza un nome.
L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Antonio Nalesso è affidata agli agenti della squadra mobile. L’autopsia, già disposta dal magistrato, dovrebbe aiutare a far luce sull’omicidio. Il centro migranti dei salesiani era già stato al centro delle polemiche per il numero eccessivo degli ospiti e per la gestione della struttura. L’omicidio però, almeno stando alle prime ricostruzioni, non coinvolgerebbe la struttura. Gli inquirenti sembrano convinti che la vittima non fosse un ospite della struttura e non sarebbero orientate in quella direzione le indagini per risolvere il mistero.