Sarà il prossimo 18 ottobre la prima riunione dell’Osservatorio permanente sul fenomeno del frontalierato Italia/Svizzera, costituito su iniziativa delle Province di Como e Varese, in collaborazione con le organizzazioni sindacali dei frontalieri. Il nuovo organismo, presentato oggi nella sede di Villa Saporiti, è stato costituito formalmente per un periodo di 3 anni, rinnovabili. Gli italiani che ogni giorno si recano in Svizzera per lavoro sono oltre 64mila, residenti in particolare nelle province di Como e Varese, oltre che di Lecco e della zona del Verbano Cusio Ossola. “Non vogliamo solo monitorare il fenomeno, ma anche porci come divulgatori di informazioni corrette, con il chiaro obiettivo di mantenere un clima positivo tra le parti – ha spiegato la Presidente della Provincia di Como, Maria Rita Livio – oltre a recepire le istanze dei lavoratori e farcene parte attiva”. L’Osservatorio, in particolare, si impegna a monitorare i flussi dei lavoratori frontalieri, a divulgare le corrette informazioni in merito alle opportunità e alle problematiche connesse al lavoro transfrontaliero, a recepire le istanze dei lavoratori per farsi parte attiva a livello politico nei confronti di tutti gli enti, pubblici o privati, che risultino coinvolti e siano in grado di offrire delle risposte, a essere infine promotore sul territorio di ogni attività ed evento finalizzato alla divulgazione delle istanze, anche di natura socio culturale, riguardanti il mondo del frontalierato. Sono membri dell’Osservatorio permanente i presidenti delle Province di Como e Varese, un rappresentante per ciascuna delle due Camere di Commercio, tre rappresentanti tra le organizzazioni sindacali aderenti al Consiglio interregionale Ticino, Lombardia e Piemonte, e i rappresentanti politici individuati negli ambiti territoriali di Como e Varese. “Sarà garantito un diritto di tribuna nell’Osservatorio ai rappresentanti delle Istituzioni italiane e ticinesi, nello specifico di quelle ricadenti in Regione Lombardia e in Canton Ticino – spiegano Sergio Aureli, Responsabile Frontalieri del Sindacato UNIA, Giuseppe Augurusa, Responsabile nazionale Frontalieri e Andrea Puglia, coordinatore dell’Ufficio frontalieri dell’Organizzazione cristiano sociale ticinese – L’intento, infatti, è quello di creare un luogo dove dialogare in modo costruttivo, allargando il dibattito non solo al solito aspetto fiscale, ma portando all’attenzione anche altre tematiche che vanno dalla viabilità alla coesione sociale”.